A preso avvio, martedì 7 febbraio, la voluntary bis, ovvero l’operazione di rientro di capitali dalla quale il governo italiano di Paolo Gentiloni auspica di incassare circa 1,6 miliardi di euro. Sempre a partire dalla stessa data sarà possibile inviare per via telematica le richieste per poter accedere alla procedura con il nuovo modello messo a punto dall’Agenzia delle entrate. L’accesso sarà in funzione fino al 6 luglio. Le domande dovranno essere inviate entro la fine luglio.
Come nella prima edizione, la voluntary bis, consente ai contribuenti che detengono attività finanziarie o patrimoniali all'estero non dichiarate al fisco di farle emergere in un'ottica di collaborazione con l'amministrazione finanziaria, ottenendo una riduzione delle sanzioni e alcune esenzioni penali.

L’operazione può però essere attivata anche per le irregolarità riguardanti attività in Italia, ovvero per mancata dichiarazione di determinate causali. La prima edizione della voluntary aveva fruttato allo Stato italiano 4 miliardi di euro, un risultato al di sopra delle aspettative, con circa 130’000 domande di adesione ed oltre 59 miliardi di attività estere emerse, per il 70% dalla Svizzera.