Donne in carriera: Giada Piazzalunga

“Una donna manager non ha un lavoro, ne ha almeno 3. Nel mio caso 4”

Ho contattato Giada, in quanto le pietre e i gioielli in genere sono stati da sempre una grande attrazione, specialmente per il mondo femminile.
Il percorso professionale della nostra donna in carriera non è stato certamente facile ma – sostenuta da una grande passione – ci è riuscita e ora svolge questo interessante lavoro creativo senza tuttavia tralasciare la famiglia.
Com’è ormai nostra abitudine, prima di sottoporle nostre solite domande, lasciamo a lei il compito di introdurci nel suo mondo.
“Sono nata a Milano il 21 aprile 1983. Ho frequentato il liceo d’arte al collegio Rotondi di Gorla Minore e dopo 2 anni di corsi all’ università di scienze e tecnologie orafe in Bicocca mi sono resa conto che pur essendo in linea con gli esami stavo perdendo tempo. Volevo imparare un mestiere, non rincorrere dei voti. Così iniziai il mio percorso all’istituto Gemmologico Italiano.
Sono sposata e ho un bambino di un anno.
La gemmologia mi ha sempre incuriosita tantissimo. Non ho mai avuto dubbi sulla scelta dei miei studi. Finiti i corsi di gemmologia nel mese di gennaio sono partita per l’Australia. Da sola e senza una vera idea di che cosa sarei andata a fare. Una volta a Sydney ho frequentato una scuola di inglese, ero l’unica italiana e questo mi ha aiutata tantissimo. Ad aprile sono tornata per il mio compleanno e dopo circa 2 settimane ho iniziato a lavorare da un grossista di gioielleria in Milano nel reparto diamanti. Avevo 23 anni ed era il mio primo vero lavoro.
Lì ho imparato tantissimo dal rapporto con i clienti, al rapporto con i colleghi e con i fornitori.
Ho sempre bruciato un po’ le tappe e non mi è mai piaciuto perdere tempo quindi… dopo 3 anni con loro decisi che era ora di cambiare.
In realtà avevo e ho anche altre situazioni da tenere in considerazione, la mia famiglia ha delle attività che mi sarebbe piaciuto portare avanti insieme a mia sorella e mio cugino, con i quali ho un ottimo rapporto di fiducia e responsabilità.
Così a 27 anni ho iniziato una nuova vita con la settimana divisa in cui metà del tempo la passo in un ufficio e l’altra metà in giro per laboratori e clienti.
Con l’istituto Igi: Istituto Gemmologico Italiano ho avuto anche la possibilità di fare viaggi importanti per la mia conoscenza del mondo gemmologico.
Nasce così LONGSQUARE. Si tratta di una azienda individuale. Un lavoro che mi sono un po’ inventata per continuare a lavorare con le pietre, i gioielli senza dipendere da qualcuno. Ho laboratori e fornitori che mi lavorano su commissione. I clienti possono trovarmi attraverso il mio negozio online o tramite facebook. Mi diverto ad aiutare chi mi contatta ad ottenere l’oggetto prezioso che vogliono realizzandolo artigianalmente sul territorio in maniera personalizzata e nel migliore dei modi”.

Ed ora spazio alle domande e alle relative risposte.

Quanto tempo le è servito per sentirsi apprezzata in ambito professionale?

Pochissimo! Gli uomini apprezzano subito una persona (donna o uomo) che sa subito sa emanare concretezza. Se poi si sa sorridere tutto è ancora più facile.

Ha incontrato difficoltà in quanto donna?
Nessuna. Sono molto rispettata da tutti. E non ho mai neanche percepito lontanamente una difficoltà. Anzi, se penso a qualche difficoltà se pur piccola, arrivava da rapporti di lavoro con donne, non con uomini. La cosa bella che ho scoperto molto presto è che non si deve aver paura di offendere. La chiarezza è fondamentale. Se si ha un problema con qualcuno, di qualunque genere bisogna parlarne e risolverlo subito. Se poi è in campo lavorativo è fondamentale. Bisogna parlarsi! Un buon caffè offerto a chi pensi sia il tuo nemico ti può far sfociare in una grande amicizia. Questo l’ho imparato a 24 anni! Lei si chiama Antonella, di anni ne aveva 10 più di me ed oggi è tra le persone più importanti della mia vita.

Sul fronte diffidenza, qualche problema l’ha avuto?
No. Senza la vostra domanda non mi sarei neppure posta il problema.

Ostacoli, magari? Come donna manager intendo.

Una donna manager non ha un lavoro, ne ha almeno 3 e se come me, ha 2 lavori…vuol dire che ne ha almeno 4…. Io personalmente gestisco una casa, la spesa, i conti, le bollette, le pulizie, la cena…Pensate, da quando ho un marito, la sera vuole mangiare e dal 2012 di conseguenza mangio anche io. Se poi la donna manager ha un bambino ecco il terzo lavoro bellissimo, gratificante, dolcissimo lavoro.

Un sacco d’impegni comportano degli svantaggi?
Pensieri: tante, troppe cose da ricordare.

Qualche vantaggio le viene in mente?
Andare a letto la sera, pensare alla giornata passata ed essere felici del fatto di non aver buttato via tempo e di aver fatto qualcosa. Crescere tutti i giorni.

Ritiene che essere donna le comporti dei privilegi?
Penso che da quando il servizio di leva non è più obbligatorio siamo più o meno pari. Solo che noi siamo più belle!

Condivide l’affermazione che vuole le donne più intuitive degli uomini?
Conosco donne non molto ferrate sulle intuizioni…ma in effetti, tante hanno una marcia in più. Sanno fare più cose nello stesso momento e hanno una visione a 360 gradi, ma non tutte. Non mi piace diversificare l’uomo dalla donna. Noi per prime non dobbiamo continuare a pensare alle diversità tra uno e l’altra. Io penso alle diversità tra persone non tra uomo e donna.
Anche le donne sbagliano! Solo che sanno ammetterlo (ovviamente scherzo).

Quanto conta per la donna in carriera l’arte della seduzione? Anche allo stato inconscio.
Vorrei dire zero. Ma lo zero è un numero bello importante… Non esiste è la risposta giusta! Almeno per quanto mi riguarda. Possono arrivare complimenti, apprezzamenti, ma sono gentilezze, nulla di più. L’unica cosa che conta veramente ma non solo per la donna… è il sorriso e il rispetto. Se si sa sorridere e avere rispetto per gli altri è tutto molto più facile.

Qual è a suo avviso la soddisfazione maggiore per una donna manager?

I risultati! Come per chiunque! E I ringraziamenti!

Che atteggiamento assume dipendenti femminili?
Gli stessi atteggiamenti assunti verso un dipendente maschile!

In quanto donna ritiene di dover rinunciare a qualcosa di specifico?
Io non rinuncio a niente. Ho solo meno tempo per tutto, ma con una buona pianificazione il tempo si trova.

Anche per praticare qualche hobby?

Certamente, basta volerlo e il tempo si trova.

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