Ferrari: 1947-2017 - I 70 anni del mito

La Ferrari compie 70 anni. Lo scorso 12 marzo la gloriosa casa automobilistica, simbolo dell’eccellenza del made in Italy nel mondo, ha aperto ufficialmente le celebrazioni dedicate all’anniversario. Eventi, raduni, mostre, proiezioni: il programma prevede iniziative d’ogni tipo, in tutti i continenti. Oltre 60 i paesi coinvolti, a cominciare dall’Australia, che per prima ospiterà una manifestazione ispirata al concetto del Driven by Emotion, la filosofia su cui si fonda la storia stessa della casa fondata da Enzo Ferrari, tuttora forse l’italiano più noto e celebrato del mondo, anche se scomparso 29 anni fa.


Driven by Emotion – spiega una nota della casa di Maranello – “vuole rappresentare un tributo all’importanza che in 70 anni il Cavallino Rampante ha dato alle emozioni: quelle legate alla guida, che per Ferrari deve essere in ogni momento coinvolgente e appagante; quelle legate allo stile, nel caso di Ferrari universalmente apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo; quelle legate all’innovazione, con soluzioni tecnologiche pionieristiche, capaci di sorprendere e stupire ad ogni nuova creazione”.

La vettura simbolo dei 70 anni
A differenza di altri anniversari (per i 40 anni venne realizzata la F40, per i 50 la F50), questa volta è stata scelta, come auto simbolo del settantesimo compleanno, un’auto già in produzione dal 2016: è la supertecnologica e superpotente LaFerrari Aperta, evoluzione estrema della versione chiusa nata nel 2013: una supercar che coniuga il piacere della guida en plein air alle prestazioni straordinarie, assicurate da una meccanica hi-tech basata su una power unit ibrida composta da un V12 di 6262 cc da 800 cv e da un motore elettrico da 120 kW, per una potenza totale di 963 cavalli. In ciascuna tappa del tour celebrativo sarà dunque presente la vettura simbolo dei 70 anni.
Le celebrazioni vivranno il loro culmine nel weekend del 9 e 10 settembre a Maranello, dove si celebrerà il gran finale. Tra le tante iniziative in programma, si annuncia spettacolare la “Cavalcade Classiche”, che metterà insieme il meglio dell’heritage Ferrari, offrendosi all’ammirazione degli appassionati. I quali potranno aggiornarsi sul programma dei festeggiamenti collegandosi online all’indirizzo: www.ferrari70.com.

Eccellenza made in Italy
La storia della Ferrari – vale la pena ricordarlo – è andata dipanandosi lungo due rotaie parallele e vicinissime: l’attività sportiva in Formula 1 (e non solo) e la produzione di auto sportive ad alte prestazioni, da sempre ai vertici della tecnologia e della esclusività. Unica casa al mondo ad aver partecipato a tutti i Mondiali di Formula 1 dal 1950 in poi, la Ferrari ha nel suo DNA la ricerca del massimo, a tutti i livelli: i materiali, i motori, le prestazioni, gli uomini. Enzo Ferrari, il fondatore, inculcò in tutti, sin dall’inizio, la vocazione alla ricerca del meglio. “Il secondo è il primo degli sconfitti”, diceva. E pur di vincere, sempre e comunque, affrontò quelle “gioie terribili” che ne hanno segnato il cammino.
Ad oggi i successi sportivi più significativi ottenuti dalla Ferrari possono essere raccolti in questi numeri: 15 Campionati del Mondo Piloti F1, 16 Campionati del Mondo Costruttori F1, 14 Campionati del Mondo Marche Sport, 9 successi alla 24 Ore di Le Mans, 8 alla Mille Miglia, 7 alla Targa Florio e 228 vittorie in Gran Premi F1, destinati ad aumentare nel corso dell’anno vista la rinnovata competitività dimostrata nelle prime gare di quest’anno.
Ferrari esporta circa il 95% della sua produzione ed è presente in 60 mercati, dopo aver approdato ufficialmente sul mercato indiano nel 2011 e sul mercato di Israele nel 2012. La rete di distribuzione - Ferrari dispone di 200 concessionari in tutto il mondo - è suddivisa in 3 grandi aree: Europa, Medio Oriente e Africa; Nord America (le Americhe e Canada); Greater China ed Estremo Oriente.
La Svizzera è considerata il mercato con la più alta concentrazione di automobili Ferrari pro capite. La rete è formata da 7 concessionarie autorizzate a Basilea, Urdorf / Zurigo, Zug, Grancia (Ticino), Sion, Losanna, Ginevra e Lugano.

Un sogno diventa realtà

Ufficialmente la storia dell’azienda comincia nel 1947, quando dallo storico portone di via Abetone Inferiore a Maranello uscì la prima vettura marchiata Ferrari, la 125 S, una vettura frutto della passione e della determinazione del fondatore Enzo Ferrari.
Nato a Modena il 18 febbraio 1898 e scomparso il 14 agosto 1988, Enzo Ferrari ha dedicato tutta la sua vita alle corse automobilistiche. Pilota ufficiale dell’Alfa Romeo nel 1924, cinque anni dopo fondò la Scuderia Ferrari, in viale Trento Trieste a Modena, con lo scopo di far partecipare alle competizioni automobilistiche i propri soci, soprattutto gentlemen.
Nel 1938 diventò direttore di Alfa Corse, incarico che lasciò nel 1939 per fondare, presso la vecchia sede della Scuderia, l’Auto Avio Costruzioni.
In questa sua nuova azienda Enzo Ferrari realizzò una vettura sportiva, una spider 8 cilindri, 1500 cm³ denominata 815, che fu costruita in due esemplari e partecipò alla Mille Miglia del 1940. L’inizio della seconda guerra mondiale pose fine a ogni attività agonistica.
Alla fine del 1943 le officine della Auto Avio Costruzioni furono trasferite da Modena a Maranello
Come detto il 12 marzo del 1947 è la data di nascita della Ferrari, giorno in cui, appunto, Enzo Ferrari mise in moto la 125 S, la prima vettura a portare il suo nome, per l’occasione ancora priva della carrozzeria. Con quel giro di prova sulle strade di Maranello iniziò la storia della moderna Ferrari, allora una piccola fabbrica ricca solo d’ambizione e di grande passione.

Un insuccesso promettente
Il motore della 125 S fu ideato da Gioacchino Colombo con il contributo di Giuseppe Busso e Luigi Bazzi. I quali ebbero due mesi di tempo per perfezionare la messa a punto. E l’11 maggio del 1947, infatti, la 125 S debuttò in pista sul Circuito di Piacenza, guidata da Franco Cortese. Un “insuccesso promettente”. Così Enzo Ferrari definì quel debutto, interrotto da un’avaria alla pompa di alimentazione mentre l’auto si trovava al comando della gara. Ma 9 giorni dopo, il 20 maggio 1947, nel Gran Premio di Roma disputato a Caracalla, Franco Cortese portò la 125 S al successo, completando 40 giri per complessivi 137,6 km alla media di 88,5 km/h. Fu quella la prima delle sei vittorie ottenute nel 1947, tra cui spicca anche quella di Parma con Tazio Nuvolari al volante.
Da allora la Ferrari non ha mai abbandonato l’attività sportiva, collezionando vittorie (oltre 5'000) sulle strade e i circuiti di tutto il mondo, gettando le basi della leggenda Ferrari. Guadagnando prestigio non solo in Formula 1, ma anche nelle gare della categoria Sport Prototipi e Gran Turismo, sia con piloti professionisti sia con appassionati (e facoltosi) gentleman driver. Proprio per andare incontro alla “smania di correre” dei suoi clienti sportivi, dal 1993 la Casa di Maranello ha istituito il Ferrari Challenge, campionato riservato a clienti/piloti in gara con le veloci e potentissime berlinette del cavallino. Anche per loro è prevista una parte nel programma delle celebrazioni per il 70° anniversario.
Lungimirante e consapevole delle grandi sfide industriali e sportive che l’azienda da lui fondata avrebbe dovuto affrontare dopo la sua scomparsa, nel 1969 il Grande Vecchio di Maranello cedette al Gruppo Fiat il 50% delle sue quote azionarie, percentuale salita al 90% nel 1988. Una mossa vincente, che ha assicurato continuità e crescita, senza ostacolare mai la presenza del figlio del Drake, Piero, nel ruolo di vice presidente (con una quota di minoranza),
Nel 1991 venne nominato presidente Luca di Montezemolo che è rimasto in carica fino all’ottobre 2014, quando al vertice dell’azienda è arrivato Sergio Marchionne, che attualmente ricopre anche il ruolo di Amministratore delegato. Sotto la sua guida, Ferrari è stata quotata prima alla Borsa di New York nell’ottobre 2015 e nel gennaio 2016 alla Borsa di Milano, ed è diventata una Società indipendente.

Il Cavallino rampante
Il marchio che contraddistingue le vetture Ferrari ha una origine eroica. Il pilota da caccia Francesco Baracca, medaglia d’oro della prima guerra mondiale, lo aveva adottato come emblema personale, dipingendolo sulla fusoliera del suo aereo.
Al termine del conflitto, i genitori di Baracca affidarono l’immagine del Cavallino a Enzo Ferrari, che lo assunse quale simbolo della scuderia automobilistica da lui fondata (apponendolo su uno scudo giallo, colore della città di Modena, sormontato dal tricolore).
Il colore rosso tipico della Ferrari, mai abbandonato, è invece ripreso da quello nazionale italiano per le vetture da Gran Premio, stabilito dalla Federazione Internazionale dell’Automobile nei primi anni del secolo scorso.



Didascalie:

- La supertecnologica e superpotente LaFerrari Aperta è l’auto simbolo dell’anniversario

- il 12 marzo del 1947 è la data di nascita della Ferrari, giorno in cui Enzo Ferrari mise in moto la 125 S, la prima vettura a portare il suo nome

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