Nonostante la fuoriuscita ai rigori nei quarti di finale contro la Germania, che ha rappresentato la prima sconfitta contro i tedeschi in un torneo a livello internazionale,la nazionale italiana ci ha regalato durante questi ultimi Europei momenti di grande gioia difficili da dimenticare. Le vittorie contro il Belgio e la Spagna ne sono un chiaro esempio.

Solo in pochi avrebbero immaginato l’Italia poter raggiungere vette così alte, considerando le qualità agonistiche modeste dei singoli elementi. La nostra attuale nazionale non possiede giocatori riconosciuti a livello mondiale, come potrebbe esserlo un Messi o un Ronaldo, ma la compattezza e gioco di squadra ha condotto l’Italia sino ai quarti di finale.

In campo ogni singolo giocatore ha dimostrato grandi capacità non sole fisiche, ma soprattutto di sostegno e collaborazione nei confronti dei propri compagni di squadra. L’Italia è stata senza dubbio il team che ha maggiormente dimostrato supporto l’uno con l’altro e profonda caparbietà a giungere l’obiettivo finale.

È proprio questa mentalità che ci ha condotto ad ottenere enormi soddisfazioni. La squadra ha giocato con cuore e passione.

Con un’età media di 28.5 anni, la nazionale italiana si colloca tra le squadre con il più alto grado nel livello di anzianità. L’essere giovani non sempre rappresenta un elemento indispensabile per il successo. Al contrario, saggezza ed esperienza sono elementi fondamentali nel mondo del calcio.

Così come accadde nel 2006 con la vittoria del mondiale, anche in quest’occasione la squadra ha giocato con forza e fatica, ma anche per merito della formazione tattica definita dall’allenatore. Antonio Conte ha creato la base per il successo, focalizzandosi principalmente sul gioco offensivo e sui contropiedi.

Ora aspettiamo la prossima dimostrazione di forza e coraggio dell’ Italia nei Mondiali 2018 in Russia.