Intervista con Andrea Novelli – amministratore delegato di SIMEST

Un partner istituzionale per le imprese italiane che si affacciano sui mercati esteri


SIMEST S.p.A. è la finanziaria controllata da Cassa Depositi e Prestiti, che, dal 1991, sostiene lo sviluppo delle imprese italiane impegnate a realizzare progetti di internazionalizzazione.
Per conoscerne ruolo ed opportunità abbiamo posto alcune domande al suo amministratore delegato


Qual è il ruolo istituzionale di SIMEST?
Dal 1991 SIMEST supporta le imprese italiane che si affacciano sui mercati esteri con prodotti e servizi che nel tempo sono stati rinnovati ed adeguati alle esigenze del mercato. L’azienda italiana trova infatti in SIMEST un partner istituzionale che l’accompagna in tutte le fasi del proprio sviluppo, dalla ricerca delle migliori opportunità di business, all’apertura di strutture commerciali permanenti, fino alla realizzazione di un investimento produttivo per presidiare efficacemente una determinata area di mercato. Oltre a ciò mettiamo a disposizione delle imprese anche strumenti agevolativi legati al loro sviluppo internazionale.

Quante aziende ha accompagnato all'estero SIMEST nel biennio 2014 - 2015?
Nel biennio abbiamo supportato oltre 500 imprese in 74 paesi sia attraverso la partecipazione al capitale che attraverso i finanziamenti agevolati per sviluppo commerciale, studi di fattibilità, patrimonializzazione, partecipazione a fiere e mostre e sostegno all’export.

Quali sono le linee di finanziamento che offrite alle imprese italiane?

La nostra attività è orientata a sviluppare investimenti produttivi e sostenere i programmi di sviluppo tecnologico nelle aziende che investono in innovazione e ricerca applicata. A questo affianchiamo la gestione dei fondi pubblici finalizzati all’internazionalizzazione delle imprese italiane per lo sviluppo commerciale, gli studi di fattibilità e l’export credit. Stiamo contribuendo al nuovo Piano Industriale del gruppo CDP di cui siamo parte, dove una delle priorità è quella di creare insieme alla stessa Capogruppo e a SACE una “porta unica”per assistere le imprese che esportano e si internazionalizzano.

Ci può descrivere più nel dettaglio le linee di finanziamento dedicate alle fiere e all'apertura di mercati esteri?
Il finanziamento riguarda la prima partecipazione a fiere e mostre in un paese extra UE ed è riservato alle PMI. Le aziende possono chiedere un finanziamento fino a 100.000 euro e la durata complessiva è di 4 anni, di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale. Il tasso, attualmente, è dello 0,50%.
I programmi di inserimento sui mercati esteri sono invece dei finanziamenti finalizzati al lancio e alla diffusione di nuovi prodotti e servizi attraverso l’apertura di strutture commerciali permanenti in paesi fuori dell’Unione Europea. In questo caso la durata del finanziamento è di 6 anni di cui 2 di preammortamento. Il tasso attuale è dell’ 0,50%. Ovviamente questi finanziamenti sono rivolti alle imprese con sede in Italia. Desidero sottolineare che tali strumenti sono in corso di revisione, per renderli sempre più rispondenti alle esigenze delle imprese.

In quali settori e su quali paesi si concentra la Vostra attività?
I principali settori nei quali si concentra la nostra attività rappresentano uno spaccato dell’eccellenza produttiva italiana: elettromeccanico/meccanico, tessile/abbigliamento, edilizia/costruzioni, agroalimentare, gomma/plastica, servizi e legno/arredamento. Per quanto concerne le aree i progetti hanno riguardato soprattutto il Far East, il Nord America, l’America Latina, il Medio Oriente e l’Africa, che negli ultimi tempi sta offendo delle interessanti opportunità.

La Svizzera è un mercato target?
Certamente sì. Le aziende italiane che si rivolgono a noi sono interessate soprattutto allo strumento dello sviluppo commerciale; infatti, con riferimento agli incentivi alle imprese, ben 19 progetti riguardano proprio finanziamenti a sostegno della realizzazione di programmi di inserimento sui mercati esteri, principalmente nei settori agroalimentare, commercio e servizi.
Per quanto concerne invece i progetti di investimento in Svizzera, al momento, SIMEST detiene due partecipazioni in portafoglio, nei settori elettromeccanico/meccanico e carta/cartotecnica. Comunque, in linea di principio, SIMEST prende in considerazione progetti di investimento ben strutturati e che abbiano come prospettiva l’aumento della competitività. In tal senso si comprende il ruolo centrale della Svizzera, intesa come piattaforma produttiva ad alto valore aggiunto, da cui si possa immaginare di effettuare investimenti in mercati terzi, attraverso anche la creazione di joint-ventures di PMI italiane e svizzere.

Anche le aziende svizzere con casa madre italiana possono beneficiare dei finanziamenti?
L’operatività di SIMEST prevede che sia i finanziamenti agevolati così come le partecipazioni al capitale di rischio, siano promossi da imprese italiane. Pertanto possiamo affiancare imprese svizzere che abbiano una presenza in Italia alla quale possiamo dare il nostro supporto per realizzare un investimento all’estero.

È possibile organizzare in Svizzera degli incontri con le Imprese locali?
Come già accennato, possiamo supportare nel loro sviluppo internazionale soltanto le imprese italiane, quindi siamo ampiamente disponibili a collaborare nell’organizzazione di incontri in Svizzera con aziende locali interessate a collaborare con imprese italiane.

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