Il titolo del libro può far pensare che si tratti di un manuale denso di yuppismo del genere “Come diventare Donald Trump in sette passi”. Non è nulla di tutto ciò. E’ un libro tra l’altro scritto sorprendentemente bene da un manager che non è uno scrittore professionista. Poi è un libro profondamente sensibile. Paolo Gallo, capo del personale del World Economic Forum di Ginevra, condivide con il lettore degli aneddoti delicati di vita lavorativa e privata, le difficoltà affrontate e come ne è venuto a capo. Allora non si tratta di un manuale di risposte ma, come tutti i coach seri, Paolo Gallo aiuta a porsi le giuste domande.
Alla fine che piaccia o meno le aziende o le organizzazioni in genere sono realtà umane complesse e difficili. Imparare a “lavorare insieme”, a collaborare è un percorso arduo. Ci troviamo tutti i giorni gomito a gomito con persone, con colleghi, con superiori o collaboratori o con clienti che hanno un’educazione diversa dalla nostra, personalità diverse, culture diverse, formazioni diverse. Questo libro dà degli spunti utili su come far bene stando nel bene, cioè su come avanzare e lavorare bene senza essere sopraffatti dalla prepotenza e dalla scorrettezza altrui e senza cadere nella frustrazione. Senza essere ricattabili. C’è un capitolo intitolato “Come fare carriera restando persone perbene”. Il massimo sarebbe far carriera da persone perbene e trasformare chi ci incontra.
Rizzoli Etas, pp. 271, € 20