La solidarietà ticinese apre una breccia nel cuore degli italiani

Di Vittorio Bianchi

Ticinesi ed italiani si stringono intorno ai volontari ed ai cittadini abruzzesi colpiti dalla tempesta di neve. Su Facebook piovono commenti di stima e di solidarietà per la decina di volontari partiti alla volta del Gran Sasso in Abruzzo.

Il convoglio della solidarietà, così ribattezzato, è partito sabato 21.gennaio dal Canton Ticino per dare manforte alla popolazione abruzzese colpita prima dal terremoto e poi dalla bufera di neve. Dopo dieci ore di viaggio, il convoglio, munito di tre trese, cui dovrebbero seguirne altre nei prossimi giorni, è arrivato nella notte a Teramo. Prime reazioni da parte dei volontari tradiscono uno sconforto a fronte di una situazione molto difficile.

"Noi avremmo ancora diversi mezzi da mandare in Abruzzo: 9 frese, alcune pale gommate, delle cisterne e dei generatori. Il problema è che le autorità italiane sono piuttosto lente a prendere le decisioni. Abbiamo fatto la richiesta formale per la dogana, ora bisogna soltanto attendere l’ok da parte delle autorità italiane" spiega Danilo Cau, coordinatore della spedizione, a Ticino News.

I volontari che operano a Teramo sono in contatto costante con i pompieri di Bellinzona, i quali sono invece operativi nella zona dell’Aquila. La solidarietà ticinese tocca il cuore degli italiani, che, intervistati, ringraziano la prontezza dei volontari. “In questo momenti gli Svizzeri sono i nostri fratelli carnali, perché sono quelli che ci hanno aiutato subito” dichiara una donna ai microfoni di Teleticino.

Una solidarietà che non solo regala un sorriso, ma salva anche delle vite.

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