I dati del 2015 sulla vendita e produzione di biciclette, sia tradizionali che a pedalata assistita, risultano essenzialmente stabili rispetto all’anno precedente con una leggera flessione (-2,47%) che però viene compensata dall’aumento della produzione (+90,36%) e della vendita delle bici elettriche (+9,8). Lo stesso vale per le esportazioni dove le E –Bike volano a +166,9%. Complessivamente nell’anno sono stati venduti 1.653.709 pezzi. Cambiano anche i canali di vendita: sono molti di più gli appassionati che acquistano attraverso il canale delle Grande distribuzione specializzata o organizzata.
Nello specifico riguardo la distribuzione delle bici tradizionali vendute in Italia, i numeri sono cosi divisi: circa 1 milione di biciclette tradizionali sono state vendute tramite la GDS e la GDO, mentre il restante attraverso il canale dei negozi specializzati. Una piccola parte, circa il 2% del totale è stato acquistato on line. È quanto si legge in una nota di Confindustria ANCMA.
Scendendo nel dettaglio sempre nel 2015, in Italia sono state vendute 56.189 E-Bike nel 2015. Raddoppiati anche i numeri della produzione: si passa dagli 8.720 pezzi prodotti nel 2014 ai 16.600 del 2015. Ancora più entusiasmanti i dati riguardo le esportazioni con un +166,9% che fa ben sperare per il futuro. Evidentemente la velocità sostenuta di questi veicoli (25Km/h) rappresenta un buon compromesso per spostarsi nel traffico urbano, soprattutto nelle zone più congestionate dal traffico dove si annulla il differenziale di velocità con le auto e le moto, rendendo più sicura la circolazione promiscua.
Il successo del settore ha portato all’ingresso di nuovi attori nel mondo delle E-Bike: aziende motociclistiche e, incredibilmente, di componentistica per gli elettrodomestici che hanno avviato la produzione di componenti motoristici da applicare alle biciclette elettriche. E se da una parte registriamo una flessione nell’esportazione delle biciclette tradizionali finite, dal versante export di parti, componenti e accessori bici abbiamo un leggero incremento (+1,66) a significare la qualità dei prodotti italiani che vengono riconosciuti sul mercato internazionale. Quindi, registriamo la richiesta di componentistica, ma soffre l’assemblaggio del prodotto finito, dove evidentemente c’è un deficit di competitività. L’import di parti e componenti, invece, registra l’aumento internazionale dei prezzi e una diminuzione delle quantità importate del 5,5%.
“I dati di mercato 2015 ci consegnano uno scenario sulla mobilità in grande cambiamento: il boom delle E-Bike ne è la conferma – dichiara Corrado Capelli, presidente di Ancma Confindustria - . Infatti sono sempre di più gli appassionati delle 2 ruote che scelgono le biciclette a pedalata assistita per muoversi nel traffico urbano. L’agilità e la riduzione della fatica negli spostamenti sono i due indicatori positivi di questa crescita sia nella produzione che nell’export. Ci auguriamo di mantenere lo stesso trend anche per il 2016”.
Sono 100 milioni gli euro inseriti all’interno della scorsa Legge di stabilità e destinati alla progettazione e costruzione di ciclovie turistiche: la Ven.To, ossia la Venezia Torino, lungo il Po, la ciclovia Verona Firenze, prolungamento del tratto Brennero Verona.
Confindustria Ancma auspica che si realizzino anche la ciclovia dell’Acquedotto pugliese e il Grande Raccordo Anulare Bici, che è stato oggetto di uno studio di impatto economico realizzato dalla stessa associazione confindustriale.