My Cousin Rachel di Roger Michell

Orfano di entrambi i genitori, Philip Ashley (Sam Claflin) viene allevato dal cugino Ambrose in una tenuta signorile, nelle nebbiose terre della Cornovaglia. Partito per il continente come scapolo convinto, Ambrose scrive a sorpresa di aver sposato una giovane donna conosciuta in Italia. Da allora le lettere diventano rare e le notizie che riportano fanno temere il peggio. Quando Philip apprende che l'amato parente è deceduto in una villa in Toscana e che la vedova (Rachel Weisz), è in viaggio per l'Inghilterra, pianifica malignamente di farle patire i dolori e le sofferenze che presume lei abbia inflitto al cugino portandolo alla morte. Ma Rachel non è l'arrampicatrice spregiudicata dipinta negli ultimi messaggi di Ambrose, e spicca invece per fascino e dolcezza. In poco tempo riesce a conquistare l'affetto di (quasi) tutti gli abitanti della casa, compreso quello folle e irrazionale del giovane Philip, sul punto di ereditare la proprietà.
Narrato in prima persona dal protagonista, il film ci porta in un'Inghilterra preindustriale e pre-dickensiana nella quale la bellezza e l'ordine dei paesaggi sono splendido contraltare ai tumulti interiori che divorano i personaggi e che li avvolgono nel mistero.
Tratto dall’omonimo romanzo scritto da Daphne du Maurier – l’autrice anche di Rebecca, la prima moglie e di Gli uccelli, che hanno ispirato due tra i migliori thriller di Alfred Hitchcock - del libro non è il primo adattamento. Già nel 1952, infatti, Henry Koster ne fece un film che segnò l'esordio a Hollywood di Richard Burton. Dell'illustre precedente, Roger Michell non ha minimamente tenuto conto, lasciandosi guidare solo dal romanzo.

Social Network & Meteo

Sport GO-News

Tavecchio si dimette dalla presidenza della Figc

Sport GO-News | 21/11/2017

Tavecchio si dimette dalla presidenza ...

“Ho dato le dimissioni come mero atto politico, avevo chiesto anche quelle del consiglio federale ma nessuno le ha rassegnate. Credo che siamo arrivati a un punto di speculazione che ha raggiunto limiti impossibili”. Lo ha detto Carlo Tavecchio in conferenza dopo l’annuncio delle sue dimissioni da presidente della Figc. “Il quadro politico fino a stamattina non era cambiato, la Lega Pro non è mai stata alleata nella maggioranza...
Continua a leggere


Visualizza Categoria