Natura e cultura, paura e coraggio, fantasia e catastrofe: "Apocalisse"

La fine del mondo è in esposizione al Museo di storia naturale di Berna (10/11/2017 - 10/11/2022)

Apocalypse - Una fine senza fine, così si intitola l’esposizione aperta per i prossimi cinque anni, che affronta il tema anche dal punto di vista della cultura popolare e della religione.

Gli esseri umani, va detto, vi sono dipinti come una specie in via d’estinzione, se non altro perché essa stessa minaccia la propria esistenza. Quel che sorprende, piuttosto, è che ce ne sono state già 5: cinque morie che hanno spazzato via fino al 95% di tutte le specie viventi sul pianeta.

"Biologicamente parlando, la fine del mondo non è la fine del mondo", osserva lo zoologo Christian Kropf. "Ogni volta sono sparite moltissime specie, ma così si è creato posto per specie nuove. In relativamente poco tempo, sulla Terra è tornata la vita, più vita di prima". "Ma è anche possibile", puntualizza Kropf, "che prima o poi ci sia una catastrofe naturale, che ci porterà la fine del mondo molto prima di quando pensassimo".
Fin dai suoi inizi, l'umanità è preoccupata per la sua fine.
L'argomento si presenta nei primi testi scritti sopravvissuti, tra cui l'epica di Gilgamesh, mentre la visione biblica dell'apocalisse ha avuto una profonda e lunga influenza sulla cultura occidentale. Oggi è principalmente Hollywood che nutre le nostre immaginazioni con ritratti impressionanti della fine del mondo.

L'apocalisse, considerata più come un'invenzione umana che un fenomeno scientifico, non è affatto un argomento ovvio per una mostra in un museo di storia naturale. La natura costituisce senza dubbio una minaccia per l'umanità: rimaniamo alla mercé delle tempeste e dei vulcani, e i disastri naturali sono sempre stati un terreno fertile per le paure umane. Nonostante ciò, la minaccia di cui l'umanità dovrebbe avere più paura è l'umanità stessa. La nozione che gli esseri umani sono probabilmente la causa della loro estinzione non è nuova. Ciò è stato reso evidente il 6 agosto 1945 quando la prima bomba atomica fu detonata a Hiroshima.

Siamo attualmente in mezzo al sesto evento di estinzione di massa, questa volta causata dall'influenza umana? È indiscutibile che la diversità delle specie è in rapida flessione in tutto il mondo. Questa apocalisse si svolge quotidianamente, in silenzio e spesso inosservata.

L’Apocalisse è un tema che affascina e spaventa, la fine del mondo. Non a caso, la mostra del Museo di storia naturale la sdrammatizza, con installazioni artistiche e scientifiche.

"Apocalypse" è stato creato in collaborazione con il famoso progettista di mostra Martin Heller e il suo team di Heller Enterprises.

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