Secondo l'Ufficio federale di statistica (UST), quasi il 37% dei circa 7 milioni dei residenti permanenti di 15 anni o più rientra infatti in questa categoria. L'anno scorso tale fascia di persone è aumentata di 74'000 unità (+3%) raggiungendo i 2,6 milioni, un record. Tra il 2012 e il 2016 la progressione è stata di oltre il 10%. Nel frattempo, la popolazione senza passato migratorio è rimasta grosso modo stabile. L'anno scorso è addirittura leggermente diminuita, dello 0,2%, a poco meno di 4,4 milioni.
L'incremento della popolazione con passato migratorio per oltre il 90% riguarda persone provenienti dall'Unione europea (Ue) e dall'Associazione europea di libero scambio (AELS) o cittadini svizzeri. Per popolazione con un passato migratorio si intendono le persone di nazionalità straniera o naturalizzate, nonché gli svizzeri di nascita con entrambi i genitori nati all'estero.
Da notare che oltre un terzo delle persone con passato migratorio è svizzero. Seguono poi gli italiani e i tedeschi. Se si fa una distinzione di genere: tra gli uomini al secondo posto figurano gli italiani, tra le donne le tedesche, mentre al terzo posto si verifica l'esatto contrario: tra gli uomini sono i tedeschi e tra le donne le italiane.
Come detto I dati sullo statuto migratorio provengono dalla Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS), realizzata dall'UST, e il campione di persone comprende solo quelle a partire dai 15 anni. Dei circa 1,25 milioni di bambini e ragazzi fino ai 14 anni sono noti solo il luogo di nascita e la nazionalità. I tre quarti di loro (73%) possiedono un passaporto svizzero e sono nati in Svizzera. Il restante quarto è nato all'estero (10%) o in Svizzera ma è cittadino straniero (18%).