Sette giorni
di Rolando Colla
Ivan, un botanico quarantacinquenne originario di Firenze, vaga nel paesaggio arido di una piccola isola. Vede avvicinarsi all'orizzonte un aliscafo. Sa che non farà in tempo a essere al porto per accogliere Chiara, una costumista quarantenne che arriva da Pisa per aiutare Ivan a fare i preparativi di un matrimonio. La migliore amica di Chiara, Francesca, e il fratello di Ivan, Riccardo, si sposeranno sull'isola di lì a sei giorni.
Ivan è scoraggiato dallo stato d’abbandono dell'isola e dalla povertà delle camere in cui dovranno alloggiare gli invitati. Considera gli abitanti dell'isola gente limitata e arretrata, ma non può perdere l’occasione di fare qualcosa per suo fratello maggiore, ex tossicodipendente.
Fin dal loro primo incontro, Ivan e Chiara provano l'uno per l'altra una forte attrazione che li turba entrambi e dalla quale entrambi, per ragioni diverse, tendono a ritrarsi. Chiara perché è sposata e non vuole mettere in pericolo il suo matrimonio, Ivan perché ha paura di impegnarsi in una relazione e di fallire come già gli è successo. È convinto che l’amore non possa durare.
Nonostante le resistenze, non riescono però a tenere a freno l'esplosione dei propri sentimenti. Decidono quindi di vivere il loro amore per il tempo che è loro concesso, e cioè fino al giorno in cui arriveranno gli invitati alle nozze, fra i quali c'è Stefano, il marito di Chiara, tentando in questo modo di porre un limite all'intensità del loro amore.
Sette giorni racconta una storia drammatica e appassionante, trasmettendo il ritmo quasi primordiale di un’isola capace di smuovere nel profondo i sentimenti dei due protagonisti. Ivan pone una richiesta forte, incondizionata: tuffarsi anima e corpo nell’erotismo di questa storia per poi lasciarsi e dimenticare tutto; di fronte alla classica scintilla, vorrebbe un incendio passionale quanto purificatore, mentre Chiara, inizialmente, si ritrae da un fuoco che teme possa minarla nelle fondamenta.