L’Agenzia europea per il farmaco che dovrà lasciare Londra per la Brexit, sarà infatti ospitata ad Amsterdam. “C’è grande delusione ma anche la consapevolezza che si è fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier di candidatura molto competitivo, lo si è visto nelle prime due votazioni”, il primo commento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in conferenza stampa col sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al Pirellone. “Dispiace, eravamo prontissimi”, ha detto il governatore lombardo.
“Veramente un po’ assurdo essere esclusi perché si pesca da un bussolotto. Tutto regolare ma non normale”, ha detto invece, il sindaco Sala, riferendosi al sorteggio che ha portato alla decisione finale, resosi necessario dopo che il ballottaggio tra le due città era finito in parità, con 13 voti a testa, per l’astensione della Slovacchia. Una mossa che Maroni ha definito “il paradigma di un’Europa che non sa decidere. Penso occorra assumere qualche iniziativa, vedremo”.
“Non c’è nessun rimpianto. Niente è stato lasciato al caso. Il risultato ottenuto da Milano nelle prime due votazioni dimostra che la candidatura più forte era la nostra”, ha concluso Sala, non risparmiando qualche stoccata all’Ue. “È possibile che alla fine ci sia stato anche qualche accordo politico: la mia valutazione è che nelle prime due votazioni è stato fatto valere il valore dei dossier, mentre dalla seconda votazione in poi sono partite le telefonate tra governi”.
“Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!” è stato invece il commento del premier Paolo Gentiloni su Twitter.