Legge federale sull’energia
Per attuare la Strategia energetica 2050 il Parlamento ha adottato la revisione totale della legge sull’energia. Nell’intento del legislativo, le nuove disposizioni di legge serviranno a ridurre il consumo di energia, aumentare l'efficienza energetica e a promuovere le energie rinnovabili. Inoltre, verrà vietata la costruzione di nuove centrali nucleari. La Svizzera potrà così diminuire la dipendenza dalle energie fossili importate, rafforzando nel contempo le energie rinnovabili indigene. Da ciò risulteranno posti di lavoro e investimenti in Svizzera.
Consiglio federale e Parlamento raccomandano di accettare la legge federale sull’energia.
Il Consiglio nazionale ha approvato il progetto con 120 voti contro 72 e 6 astensioni, il Consiglio degli Stati con 35 voti contro 6 e 3 astensioni.
Ma la decisione del Parlamento non fa l’unanimità. Infatti, contro la legge federale sull’energia è stato chiesto il referendum. Secondo gli oppositori, l’attuazione della Strategia energetica 2050 comporta costi eccessivi, aumenta la burocrazia e i divieti, mette a repentaglio l’approvvigionamento energetico e deturpa il paesaggio.
La ragioni di è concorda…
I sostenitori della legge fedarle sull’energia adducono le seguenti motivazioni:
Il progetto rafforza la Svizzera: contiene incentivi per ridurre il consumo di energia e la quota di combustibili fossili importati come il petrolio. Permette quindi di diminuire la dipendenza dall’estero, preservare il clima, promuovere la produzione di energie rinnovabili indigene come quella solare, eolica, geotermica e da biomassa e rafforzare l’energia idroelettrica. È più sensato impiegare energie rinnovabili indigene che spendere per acquistare energie fossili all’estero.
Il progetto rafforza l’innovazione, promuove gli investimenti e crea posti di lavoro nel Paese. Le economie domestiche e l’economia traggono vantaggio dal Programma Edifici, secondo il quale le spese di riscaldamento diminuiscono, le aziende artigianali e i fornitori che offrono risanamenti energetici beneficiano delle commesse. Il valore aggiunto resta in Svizzera e, di conseguenza, aumenta il benessere.
Per un’economia domestica di quattro persone il rincaro del supplemento rete ammonterà a circa 40 franchi all’anno. Il rincaro può essere compensato grazie alla maggiore efficienza energetica. I grandi consumatori di energia elettrica sono esentati dal pagamento del supplemento rete. Di conseguenza la promozione delle energie rinnovabili è sopportabile per le economie domestiche e per l’economia. La sua durata è inoltre limitata.
Il progetto prevede l’abbandono progressivo dell’energia nucleare, visto che le centrali esistenti non saranno sostituite. A causa delle maggiori esigenze in materia di sicurezza, i costi per la costruzione di nuove centrali nucleari di ultima generazione sono fortemente aumentati rendendo dunque più cara l’elettricità prodotta. Inoltre, la questione dello stoccaggio definitivo delle scorie radioattive non è ancora risolta. Anche in Svizzera il futuro appartiene alle energie rinnovabili.
La Strategia energetica 2050 sarà attuata gradualmente. Ci sarà pertanto il tempo necessario per riorganizzare l’intero sistema energetico. Approfittando, inoltre, del progresso tecnologico si potranno adeguare in modo pragmatico le future misure all’evoluzione del mercato. In questo modo il Paese sarà pronto per il futuro. Il progetto è considerato il primo passo in questa direzione.
In caso di esito negativo della votazione, dal 2020 mancherebbero i fondi per il risanamento energetico degli edifici. Anche la promozione delle energie rinnovabili ne risulterebbe indebolita. Migliaia di progetti che figurano sulla lista di attesa della rimunerazione per l'immissione di elettricità probabilmente non potrebbero essere realizzati in tempi brevi. Non sarebbe nemmeno possibile sostenere le centrali idroelettriche esistenti. Il consumo di energia fossile rimarrebbe alto. Siccome la produzione da energie rinnovabili resterebbe pressoché immutata e dato che a medio termine le centrali nucleari svizzere dovranno essere spente alla fine del loro ciclo di vita, un no comporterebbe una maggiore importazione di elettricità dall'UE e dunque una maggiore dipendenza dall'estero.
… e quelle di chi dissente
Secondo i sostenitori del referendum - Alliance Energie e un comitato apartitico, formato da membri del PLR, del PPD, dell’UDC e da rappresentanti di associazioni dell’economia - la legge va rimandata al mittente essenzialmente per queste ragioni.
La nuova legge sull’energia avrà come conseguenza che i costi diventeranno insostenibili.
La Svizzera dispone oggi di un approvvigionamento energetico comprovato, finanziariamente sostenibile e sicuro con gasolio, gas, benzina, elettricità e legno. La nuova legge sull’energia distrugge questa situazione favorevole.
In generale, si insiste, i costi della Strategia energetica 2050 saranno disastrosi per i consumatori, gli inquilini, i proprietari d’immobili, gli automobilisti, i lavoratori e gli imprenditori.
Secondo il comitato, nei prossimi trent’anni la legge sull’energia costerà duecento miliardi di franchi circa. Una famiglia di quattro persone pagherà 3200 franchi all’anno in più tra costi e tasse supplementari.
A tutto questo si aggiunge un incremento di burocrazia e di divieti: in pratica, nei prossimi diciotto anni lo Stato prescrive di dimezzare il consumo di energia (l’art. 3 della legge esige una riduzione del 43 %). Saranno necessarie misure drastiche. I riscaldamenti a gasolio saranno proibiti dal 2029. Nuove prescrizioni obbligheranno i cittadini a comprare costosi riscaldamenti, installazioni e impianti. La competitività ne soffrirà e circolare in auto diventerà molto più caro.