Turismo, la spesa a tavola sale a 12 miliardi

Non è mai stata così alta la spesa turistica per cibi e bevande con circa un terzo (32%) del budget di italiani e stranieri in vacanza estiva nel territorio nazionale destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici per un importo complessivo stimato in circa 12 miliardi.

È quanto è emerso all’assemblea della Coldiretti con la presentazione dell’analisi Ixè sulle “Vacanze Made in Italy”, che evidenzia una positiva inversione di tendenza, con gli italiani che ritornano a mangiare fuori in aumento del 13% rispetto allo scorso anno per un totale del 64% che frequenterà ristoranti, trattorie, agriturismi o pizzerie anche se resta un significativo 36% che invece mangerà soprattutto a casa, propria o di parenti e amici.

La convivialità a tavola diventa uno dei principali motivi di svago tanto che il 30% degli italiani ritiene che il successo della vacanza dipenda soprattutto dal buon cibo, secondo l’indagine. Si evidenzia - continua la Coldiretti - una crescente tendenza degli italiani ad esprimere la propria curiosità turistica a tavola sperimentando piatti locali diversi rispetto a quelli abituali. In vacanza quando mangiano fuori 3 italiani su 4 (74%) chiedono prodotti tipici del luogo in cui si trovano, ma c’è anche uno zoccolo duro del 17% che vuole la stessa cucina di casa a cui è abituato, mentre appena una minoranza del 7% si sente a suo agio con i piatti internazionali.

Un atteggiamento che - spiega la Coldiretti - premia l'agriturismo, dove si prevedono oltre 6,5 milioni di presenze durante l’estate. L’indagine sostiene che il 70% degli italiani in vacanza visita frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometro zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità ma - sottolinea la Coldiretti - anche per conoscere la storia, la cultura e le tradizioni che racchiude il prodotto.

"Il cibo e le bevande sono diventate la prima voce di spesa turistica in Italia, ma si classificano anche tra le principali motivazioni che spingono gli arrivi degli stranieri e che influenzano la scelta dei luoghi di villeggiatura", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "dalle scelte a tavola in vacanza dipende buona parte dell’indotto economico e di circa un milione di lavoratori che trovano occupazione nelle attività turistiche in Italia".

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