La rassegna “I volti della Riforma: Lutero e Cranach nelle collezioni medicee” dal 31 ottobre al 7 gennaio
Una mostra su Martin Lutero nel cinquecentenario della pubblicazione delle sue celebri 95 tesi al portone del Castello di Wittenberg: la rassegna è in programma alla Galleria degli Uffizi di Firenze dal 31 ottobre al 7 gennaio.
Al centro dell'esposizione vi sarà una raccolta di dipinti di soggetto luterano appartenenti alle collezioni medicee.
Tra le opere principali in mostra, i ritratti di Martin Lutero e di Filippo Melantone, i due teologi promotori del movimento riformatore; di Lutero, già monaco agostiniano, e della moglie Caterina von Bora, monaca cistercense; di Federico III il Saggio e Giovanni, Elettori di Sassonia e sostenitori politici della Riforma. Si tratta di dipinti accomunati dall'essere usciti dalla bottega di Lucas Cranach il Vecchio, pittore ufficiale dell'allora emergente corrente religiosa. A questi si affianca una copia antica di un ritratto di Lutero, il dittico di Adamo ed Eva e una Madonna col Bambino e il san Giovannino, tutti sempre di Cranach.
Del percorso espositivo fanno parte anche i ritratti di personalità fiorentine inquisite per aver manifestato il loro interesse verso le nuove teorie religiose: Pietro Carnesecchi, di Domenico Puligo, e Bartolomeo Panciatichi, di Agnolo Bronzino.
"La mostra offre testimonianza della grande apertura mentale dei Medici anche verso le nuove tendenze teologiche, al fine di documentare la varietà culturale dell'Europa - ha commentato oggi durante la presentazione della mostra il direttore degli Uffizi Eike Schmidt - ribadisco inoltre la qualità artistica quale criterio del collezionismo mediceo, come dimostrano le xilografie Lucas Cranach il Vecchio con versi della Bibbia tradotti da Lutero, che sono le più preziosie al mondo. L'esposizione è stata anche occasione per un'importante campagna di restauri, che ha incluso due straordinarie cornici seicentesche attribuite a Vittorio Crosten; tutte le incisioni di Cranach esposte sono state restaurate da Maurizio Boni e Luciano Mori, restauratori del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi".